Programma 2025
Sabato 28 giugno
ore 17:30 Emanuele D’Agapiti intervista
Manuel Grassi con “QUASI SCONOSCIUTI”
Edizioni AMARGANTA

Vi è mai capitato di sentirvi inadeguati, costretti, limitati? Avete mai provato la sensazione che qualcuno intorno non vi stesse attribuendo il giusto valore avvicinandosi a voi più per interesse personale che per piacere? Vi siete mai sentiti in gabbia, schiavi di decisioni prese da altri?
Questo è quel che accade a Luigi, intrappolato in una vita nella quale non si riconosce, solo in un mondo mosso dall’egoismo. In viaggio per lavoro, l’incontro con una ragazza muterà radicalmente il corso degli eventi. Metafora della libertà e della pace interiore, il suo esatto opposto, rappresenterà per lui l’inizio di una profonda metamorfosi introspettiva trainata da un’attrazione sopra le righe. Ognuno merita più di quel che ha. Deve solo comprenderlo e volerlo.
ore 18:15 Alessandro Granati intervista
Antonella Iadicicco con “STORYTELLING IN SABINA: MUSEI DI NARRAZIONE”
Edizioni SOLFANELLI
Antonella Iadicicco, nata a Roma nel 1968, ha conseguito una Laurea con Lode in Scienze della Comunicazione nel 2022. La sua passione per la comunicazione l’ha portata a pubblicare due libri nel 2024: “Studio54 Laurearsi a cinquantaquattro anni” e un contributo sui temi di Sintomatologia, Semiotica e Comunicazione nel libro “Però ti vedo bene”. Dopo la laurea, Antonella ha iniziato un’intensa attività di divulgazione culturale incentrata sulla sua tesi: “Storytelling in Sabina: Musei di Narrazione”. A partire da marzo 2023, ha condiviso la sua esperienza in scuole, musei e biblioteche della Sabina. Da giugno 2025, la sua tesi è diventata un libro edito da Marco Solfanelli.
I Musei di Narrazione della Sabina: Un Viaggio Emozionale

L’indagine di Antonella si concentra su tre Musei di Narrazione nel territorio sabino, realizzati dallo studio Spazi Consonanti, che trasformano la visita in un’esperienza coinvolgente:
Museo Civico-Archeologico (Abbazia di Farfa): Racconta la storia e leggenda delle origini di Farfa attraverso lo Storytelling del codice medievale di Gregorio da Catino. Combina reperti archeologici con la manifattura italiana contemporanea, arricchito dal contributo di personalità come il Premio Oscar Ennio De Concini, Walter Maestosi e Emanuele Luzzati.
Museo dell’Olio della Sabina (Castelnuovo di Farfa): Il cuore pulsante dell’indagine, questo museo celebra la civiltà contadina e l’olivo attraverso opere di artisti internazionali come Maria Lai, Alik Cavaliere, Hidetoshi Nagasawa e Gianandrea Gazzola. Offre un’esperienza interattiva con patrimonio materiale e immateriale, opere originali e il celebre “gioco dell’oca” di Maria Lai.
Museo del Silenzio (Fara in Sabina): Esplora il tema del Silenzio, voto delle suore Clarisse Eremite, attraverso un’interazione tra buio/luce e silenzio/parola. Il visitatore è immerso nella vita monastica, rendendo l’emozione il contenuto stesso del museo.
Intermezzi musicali a cura di Enrico Scarinci con 3 canti provenienti dal repertorio tradizionale di Selci 1953, registrazioni originali Rai Uno curate da Alberto Maria Cirese e conservate in “Teche RAI”.
ore 19:00 Rosella Salari intervista
Enrico Scarinci con “IL CANTO TRADIZIONALE IN BASSA SABINA”
Edizioni Centro di ricerca e sperimentazione Metaculturale

Nell’ambito del canto tradizionale sabino, questo libro rappresenta una testimonianza del ricco repertorio del canto di tradizione orale del territorio.
Un consistente gruppo di cantori di Selci nel 1953 sono testimoni di un prezioso repertorio di canti tradizionali provenienti dal territorio agro-pastorale sabino di cui fanno parte. Essi parlano di tradizioni antiche, tramandate oralmente e consolidate nel tempo, che danno giusto riconoscimento alla creatività ed ai valori sociali della piccola comunità che rappresentano.